Molti interventi non richiedono più la permanenza ospedaliera durante la prima notte postoperatoria: questo significa che vostro figlio verrà dimesso dopo qualche ora di degenza e potrete rientrare a casa tutti insieme. In tal caso la tipologia del ricovero è definita day surgery.
Se invece è previsto un ricovero ordinario per vostro figlio, al rientro in reparto riceverete istruzioni precise dal personale infermieristico del reparto di degenza sui comportamenti da tenere nell’immediato postoperatorio e sulla ripresa dell’alimentazione.
Se vostro figlio ha subito un intervento molto complesso e/o molto lungo, o se è molto malato al termine dell’intervento potrebbe essere trasferito nell’Unità di Terapia Intensiva (UTI) o più comunemente detta rianimazione. La rianimazione può essere un posto che incute timore e spavento se non la si conosce o se vostro figlio si trova proprio lì. Spesso suonano più allarmi contemporaneamente e ci sono tubi e cavi ovunque intorno al vostro bambino, magari pallido e sedato proprio lì in mezzo. Consolatevi pensando che vostro figlio non avrà comunque ricordo di questa fase del ricovero. In questo ambiente vostro figlio può essere monitorato e supportato in maniera molto più accurata e avrà un‘assistenza infermieristica dedicata. Spesso nelle prime ore postoperatorie vostro figlio potrebbe aver bisogno di una macchina che lo aiuti a respirare chiamato respiratore. Questo permette di mantenere vostro figlio maggiormente sedato e quindi di non fargli sentire dolore. Inoltre, potrebbe necessitare di vari medicinali e terapie per supportare ad esempio il battito cardiaco e la pressione sanguigna, tutti farmaci che devono essere attentamente monitorati ora dopo ora. Tutto questo sarebbe difficilmente realizzabile nel reparto di degenza ordinaria, dove una singola infermiera deve assistere fino a 6-8 paziente differenti. Quando questo livello di supporto non sarà più necessario, vostro figlio potrà essere trasferito nuovamente nel reparto di degenza ordinaria. I medici rianimatori sono specializzati in cure intensive e vista la mole di lavoro spesso sono presenti in più di uno contemporaneamente. Il vostro chirurgo o i membri dello staff visiteranno anche loro vostro figlio durante la permanenza in rianimazione. Ma la persona che potrà darvi le informazioni più precise sulle condizioni di vostro figlio sarà la sua infermiera di riferimento, in quanto sempre al suo fianco e costantemente aggiornata sugli sviluppi del decorso postoperatorio. Sarà lei o lui la persona che, con più calma, potrà spiegarvi chiaramente le procedure e i trattamenti a cui viene sottoposto vostro figlio, come, se non meglio, del medico. In rianimazione ci sono orari di visita più stretti, per poter permettere a tutti i genitori di assistere il proprio figlio senza sovraffollare l’ambiente e anche perché spesso vengono eseguite procedure, talvolta urgenti, che impediscono la presenza dei genitori, anche se in altre stanze. Salvo casi eccezionali, in rianimazione non è in genere previsto che i genitori possano rimanere con il proprio figlio durante le ore notturne. Solo una parola riguardo le misure di contenzione. Bambini piccoli o bambini più grandi farmacologicamente sedati non sono in grado di capire l’importanza di non rimuovere la linea endovenosa o i vari tubicini attaccati in varie parti del suo corpo come quella nel naso: semplicemente danno fastidio e cercheranno con ogni mezzo di toglierseli. Per questo motivo qualche volta è necessario contenere gentilmente le mani, generalmente con delle bende morbide intorno ai polsi e fissate alle sbarre del lettino. Queste vengono mantenute solamente per il tempo strettamente necessario e appena possibile verranno rimosse. Non vi preoccupate, per fortuna questo periodo angosciante in rianimazione passerà velocemente e presto vostro figlio potrà essere nuovamente trasferito nel reparto di degenza chirurgica e successivamente tornare a casa.
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