sabato 19 gennaio 2019

Prepararsi all'intervento

Per un intervento programmato in precedenza, sarete stati già istruiti su tutte le necessità e le specificità inerenti all’operazione per vostro figlio. Ora che siete arrivati in ospedale all’orario convenuto, verrete condotti al banco dell’accoglienza dove un’infermiera inserirà i dati di vostro figlio nel sistema informatico dell’ospedale: i dati anagrafici innanzitutto, quindi il medico di riferimento, le abitudini alimentari e intestinali, le comuni necessità quotidiane di vostro figlio, oltre alle informazioni mediche generiche quali allergie a farmaci o alimenti. Al termine di questa fase abbastanza noiosa, l’infermiera vi chiederà anche una firma per il trattamento dei dati sensibili in ottemperanza alla normativa sulla privacy (questo non è ovviamente il consenso all’intervento chirurgico!). Successivamente, viene posizionato un braccialetto identificativo al polso di vostro figlio che non dovrà essere rimosso fino alla dimissione dall’ospedale.
Vi verrà chiesto da che ora il bambino è a digiuno, a conferma di quanto vi è stato detto in precedenza al pre-ricovero. Se anche per sbaglio non sono state seguite scrupolosamente le istruzioni riguardo al digiuno preoperatorio, segnalatelo immediatamente all’staff dell’ospedale al vostro arrivo.
Analogamente vi verrà chiesto se vostro figlio ha presentato segni o sintomi di raffreddore o febbre nelle ultime 48 ore o se il bambino è stato esposto recentemente a varicella, rosolia, morbillo o altre malattie esantematiche. In tal caso l’intervento non potrà essere eseguito in quel giorno per il rischio di complicanze di tipo respiratorio in corso di anestesia generale. Qualora fosse possibile segnalate in anticipo, anche telefonicamente, direttamente il vostro medico di riferimento o lo staff del reparto di ricovero avvisandoli di queste possibili condizioni: in tal modo l’intervento chirurgico verrà riprogrammato in un’altra data ed eviterete di perdere una giornata lavorativa.
Completata la fase di accoglienza, a vostro figlio verrà assegnata una stanza e un letto. Qui potrete fargli indossare il pigiama e attendere la chiamata per l’intervento. L’attesa potrebbe essere lunga e snervante, cercate quindi di sostenere e incoraggiare vostro figlio senza perdere voi stessi la pazienza.
Nei vari colloqui/interviste potreste non comprendere perfettamente il gergo medico: in tal caso, per favore, fermate il vostro interlocutore e chiedete spiegazioni più comprensibili riguardo al termine che non avete chiaro. Continuate a chiedere fino a che tutto non vi sarà chiaro. È vostro diritto essere perfettamente informati e consapevoli di ciò che vi accadrà o accadrà a vostro figlio.
Una volta chiamati in sala operatoria, vi verrà chiesto di indossare una cuffia e una cappa al di sopra dei vostri vestiti e scarpe e verrete fatti accomodare insieme a vostro figlio nella stanza di preanestesia: qui incontrerete un nuovo medico, forse il primo medico di tutta la giornata. Generalmente è il medico anestesista che vi spiegherà che cosa succederà di lì a breve. Potreste essere invitati ad essere presenti in sala operatoria all’momento dell’induzione dell’anestesia generale fino a quando vostro figlio non si sarà addormentato. In alternativa, potrebbe essere somministrata a vostro figlio una leggera sedazione, generalmente per bocca o attraverso il sederino. Questa medicina renderà vostro figlio come se fosse ubriaco, aiutandolo a superare il momento del distacco dai genitori. Qualche volta il sedativo potrebbe essere utilizzato anche per i genitori!!!
Sempre prima di entrare in sala operatoria incontrerete anche il vostro medico di riferimento o comunque il chirurgo che opererà vostro figlio e verrà effettuata un’ultima visita. Qui viene eseguita la cosiddetta rivalutazione preoperatoria, ovvero viene confermata la procedura chirurgica concordata ed eventualmente il lato dell’intervento (anche con un piccolo segno visivo a penna sulla pelle e nelle vicinanze della sede da operare). Operare il lato sbagliato è molto meno comune di quanto la stampa non faccia credere, ma purtroppo gli errori possono accadere. Per tranquillizzarvi ulteriormente sappiate comunque che, immediatamente prima di iniziare la procedura chirurgica, viene eseguito il cosiddetto time-out, vale a dire una conferma verbale in cui tutta l’equipe chirurgica concorda che si sta per effettuare la corretta procedura nella corretta sede sul corretto paziente.

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