Prima e dopo un intervento sono spesso necessari esami
radiologici o più in generale una diagnostica per immagini. Di seguito, alcune
brevi spiegazioni per ciascun esame, il vostro medico di riferimento o
direttamente il radiologo di volta in volta vi spiegheranno più precisamente l’esame
che sta per affrontare vostro figlio e in determinate circostanze vi potrà
essere chiesto anche il vostro consenso scritto, per esempio per la
somministrazione di mezzo di contrasto. Molti ospedali attualmente utilizzano
software per visualizzare e analizzare le immagini radiologiche e sistemi di
archiviazione computerizzati. Non vengono quindi più stampate le lastre, ma è
vostro diritto, su richiesta, ottenere copia delle immagini radiologiche
digitalizzate su CD.
L’ecografia, o più semplicemente eco, è un
sistema che emette onde sonore ad alta frequenza che possono attraversare il
nostro corpo ed essere riflesse (cioè tornare indietro ed essere quindi
interpretate) in base alla differente densità dei tessuti e organi attraversati.
Le onde sonore non sono dannose per il nostro corpo, quindi l’ecografia è un
esame spesso utilizzato e ripetibile specialmente in pediatria. Le immagini che
vengono visualizzate sullo schermo sono spesso ombre confuse in bianco e nero e
richiedono un’elevata esperienza per essere lette e interpretate. Il doppler o
color doppler sono tecniche particolari che possono essere applicate
all’ecografia e servono per misurare il flusso del sangue attraverso le vene e
le arterie del corpo. L’ecografia è una tecnica meravigliosa che permette di
vedere in tempo reale gli organi interni e, per esempio, un bambino nella
pancia della mamma! L’ecografia del cuore si chiama ecocardiogramma. Nel
neonato e nel bambino di pochi mesi di vita si può visualizzare anche l’encefalo
attraverso una piccola membrana a livello del cranio chiamata fontanella
anteriore. Nel bambino più grande, l’osso del cranio limita la possibilità di
utilizzare l’ecografia per studiare il cervello.
I raggi X sono costituiti da un fascio
invisibile di radiazione che può attraversare il nostro corpo e “impressionare”
una sorta di pellicola sensibile (esattamente come una macchia fotografica) per
formare l’immagine radiologica. I raggi X possono essere semplici e veloci come
per esempio una radiografia del torace. Talvolta possono essere utilizzati per
studi più complessi come ad esempio un RX digerente (o pasto baritato). In questo
esame, il bambino deve bere un liquido vischioso e dolciastro chiamato mezzo di
contrasto). Il mezzo di contrasto viene evidenziato con i raggi e può essere
seguito nel suo transito attraverso il tubo digerente, al fine di evidenziare
per esempio come si svuota lo stomaco, come è posizionato l’intestino o qualora
si sospetti un restringimento o un rallentamento dell’intestino. Il clisma opaco
invece serve per studiare il grosso intestino, cioè la parte finale
dell’intestino. Il mezzo di contrasto in questo caso viene inserito attraverso
l’ano del bambino (come se dovesse fare un clistere). I raggi sono spesso
essenziale per studiare le ossa, per esempio nel sospetto di una frattura o per
verificare che l’osso stia riparando correttamente anche attraverso il gesso.
La scintigrafia è
un esame in cui un’innocua sostanza radioattiva chiamata isotopo viene
iniettata nel corpo o ingerita. Il corpo viene quindi scannerizzato dentro ad
una macchina in grado di rilevare la radioattività e rappresentarla su uno
schermo. Gli isotopi vengono attratti da differenti parti del nostro corpo, in
modo tale che i dottori possano ricavare informazioni circa la funzione di
questi organi. Ad esempio, esistono isotopi in grado di essere captati dal rene,
altri che riconoscono le cellule che secernono i succhi gastrici, altri ancora
che vengono captati dalla tiroide e cosi via. Esistono anche alcuni isotopi che
riconoscono le cellule di un tumore quando questo è troppo piccolo per essere visto
in altri modi.
TAC significa tomografia assiale computerizzata. Nessuno la
chiamerà mai così, quindi non vi preoccupate se il nome è difficile. Tutti la
chiamano appunto TAC o TC. SI tratta
di un grosso macchinario a forma di ciambella in cui si deve entrare rimanendo
sdraiati. È in grado di propagare multipli fasci di raggi X in maniera
circolare intorno al corpo. Un computer è in grado di raccogliere migliaia di
immagini e ricostruire delle sezioni del corpo, ciascuna di pochi millimetri. La
TC è un esame che permette di studiare molto in dettaglio l’interno del corpo e
valutare molto bene gli organi interni. Possono essere ricostruite immagini
tri-dimensionali. Viene spesso utilizzata ad esempio per diagnosticare e
studiare le dimensioni di un tumore o in altre condizioni in cui sia richiesto
un dettaglio anatomico che l’ecografia o altri studi non riescono a dare. Il
grosso svantaggio della TC è che comporta un’irradiazione notevole del corpo.
Quindi va usata in maniera molto parsimoniosa, specialmente nei bambini. Inoltre,
alcuni organi come il cervello, la colonna vertebrale o i muscoli non vengono
visualizzati molto bene.
La risonanza magnetica (RM) è molto simile, ma supera molti degli svantaggi della
TC. Intanto non utilizza raggi X, ma onde elettromagnetiche (come quelle dei
cellulari) che, per quelle che sono le nostre conoscenze al giorno d’oggi, non
sono dannose per il corpo umano. È quindi un esame che può essere ripetuto
senza problemi. La RM è un grosso magnete. Ricordate quando da bambini vi
facevano giocare con la calamita per far avvicinare piccoli oggetti metallici?
Questo è il principio di funzionamento della RM. Crea un campo magnetico tutto
intorno al corpo. Tutto all’interno del corpo può essere visto come un piccolo
magnete. Tutti i “piccoli magneti” dentro al corpo del paziente si “allineano”
sotto l’influenza di questo campo magnetico. Un computer, come per la TC,
processa le immagini e ricostruisce immagini incredibilmente chiare e nitide
dell’interno del corpo, ad esempio del cervello, del midollo spinale, delle
ossa e dei muscoli e molti altri organi. La RM vede qualsiasi cosa ci sia,
normale o anormale, quindi anche tumori. Esistono anche macchinari RM che
possono essere utilizzati in sala operatoria per guidare in diretta il
neurochirurgo mentre opera per esempio un tumore profondo nel cervello. Un grosso
svantaggio della RM è che nessun oggetto metallico può essere avvicinato ad
essa. È necessario che il bambino stia fermo per tutta la durata dell’esame. È
anche molto rumorosa e può talvolta spaventare bambini piccoli, che quindi necessitano
di una sedazione o di un’anestesia generale per poter effettuare l’esame.
La PET (tomografia
a emissione di positroni) è un’evoluzione molto sofisticata della scintigrafia.
Un elemento chimico radioattivo chiamato isotopo viene attaccata ad una
sostanza che circola normalmente nel nostro corpo, generalmente il glucosio, ovvero
lo zucchero nel sangue. Questo composto viene iniettato in una vena, quindi il
paziente viene posizionato in un grosso macchinario che è in grado di “leggere”
dove è andato a finire il composto. La PET è utilizzata per studiare aree
anomale, ad esempio per localizzare la presenza di un tumore. Può anche rilevare
un grado di funzione anomalo di un determinato organo, come nel caso in cui
venga eseguita dopo un infarto per evidenziare le zone del cuore colpite. Nei
bambini è molto utile in caso di tumore, per valutare ad esempio la risposta
alla chemioterapia. La quantità di glucosio in un tessuto appare come un punto
particolarmente luminoso sull’immagine. Il tumore utilizza molto più glucosio
rispetto alle cellule normali, quindi appare molto più luminoso degli organi
circostanti su una PET.
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