La fimosi è una delle condizioni più frequenti per cui viene
richiesta una valutazione medica chirurgica. Non è un problema importante come
può essere un’ernia o un’appendicite, ma spesso è fonte di apprensione per i
Genitori e comunque può essere causa di infiammazioni ricorrenti al pisellino,
quali arrossamento, gonfiore bruciore a fare la pipì (l’insieme di questi sintomi
prende il nome di balanopostite). La
fimosi è una condizione per cui la pelle che ricopre il pisellino (prepuzio) si presenta troppo stretto per
essere tirato indietro, creando quindi difficoltà a scoprire la punta del
pisellino (glande) dove si trova il
buchino da cui fuoriesce la pipì (meato uretrale).
La fimosi è normale in tutti i neonati e può essere presente per alcuni anni (fimosi fisiologica), fino a quando il prepuzio
è diventata sufficientemente ampio per essere tirato indietro, in modo che il
glande possa essere completamente scoperto. Questo processo generalmente si
completa entro i primi 2-3 anni di vita, ma in alcuni casi potrebbe volerci più
tempo: se non si verificano cicatrici, infezioni o infiammazioni non ci si deve
preoccupare. L’importante è che il “problema” sia risolto quando il ragazzo
giunge all’età dello sviluppo (pubertà).
Se il prepuzio è stretto ma abbastanza elastico, facilmente il medico vi
consiglierà di eseguire una cura caratterizzata da applicazioni ripetute di crema
cortisonica a livello del restringimento della pelle e di “allenare” poco alla
volta a fare scendere la pelle del prepuzio. Spesso questo trattamento è sufficiente
a risolvere il problema e non è necessario fare altro. In alcuni casi infezioni
o infiammazioni del prepuzio generano cicatrici che rendono il prepuzio meno
elastico provocando a sua volta altre infezioni o infiammazioni. Questa complicazione
è spesso sostenuta da una condizione dermatologica chiamata balanite xerotica obliterans o lichen sclero-atrofico
che consiste nella formazione di cicatrici particolarmente poco elastiche. In
questo caso la fimosi può diventare permanente e addirittura tendere al
peggioramento (fimosi cicatriziale). Quando
il prepuzio è particolarmente stretto può causare dolore durante l’erezione o
comunque ogni volta che viene retratto. In questi casi il bambino o il ragazzo dovranno
essere sicuramente essere valutati da un chirurgo e spesso l’unica soluzione
possibile potrebbe essere l’intervento
chirurgico. Esistono 2 opzioni chirurgiche che si possono adottare:
1) Si può decidere di optare per un intervento di
tipo “conservativo”, che quindi mantiene l’aspetto esteriore del pisellino
inalterato, ma al tempo stesso con una piccola incisione amplia l’apertura e
facilita la possibilità di retrarre il prepuzio. Questa procedura viene
generalmente chiamata plastica del prepuzio;
2) In alternativa si può procedere con la circoncisione, che significa eliminare completamente
il tratto finale del prepuzio stretto, lasciando quindi permanentemente il glande
scoperto. Per quanto possa sembrare un intervento particolarmente invasivo e definitivo,
nella pratica non è per nulla una menomazione che possa in qualche modo “marchiare”
o discriminare il bambino (pensate che le religioni ebraica e mussulmana prevedono
di eseguire questo intervento su tutti i bambini, indipendentemente dal fatto
che abbiano o meno la fimosi) e spesso potrebbe essere l’unica soluzione al
problema, evitando anche possibili recidive.
Chiaramente insieme al vostro chirurgo valuterete insieme
quale sia la soluzione migliore da adottare, in base al quadro clinico, al rischio
di recidiva e alle aspettative del ragazzo.
In entrambi i casi, gli interventi vengono di solito eseguiti
in regime di Day Surgery. L’anestesia per l’intervento è locale ma il bambino
deve necessariamente essere sedato. Il chirurgo vi farà vedere prima della
dimissione come eseguire la medicazione, che in genere va fatta per tutta la
prima settimana post-intervento. I punti si scioglieranno da soli dopo poche
settimane. Il dolore è generalmente controllato con antidolorifici per via
orale. Qualche volta potreste notare qualche piccola perdita di sangue o un po’
di infiammazione: in questi casi il pisellino potrebbe diventare un po’ più
gonfio, rosso e dolente, ma il tutto generalmente si risolve nel giro di pochi
giorni con una cura locale a base di pomata antibiotica.
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