In passato si pensava che i bambini non soffrissero il
dolore allo stesso modo degli adulti. Oggi sappiamo molto di più in materia per
fortuna! È vero che i bambini spesso non sono particolarmente preoccupati per
il dolore come invece potrebbe accadere ad un adulto. I bambini si riprendono
molto più velocemente da un intervento rispetto ad un adulto sottoposto allo
stesso intervento. Ma i bambini avvertono il dolore e per questo riceveranno
tutti i farmaci di cui necessiteranno nel postoperatorio. Potrebbe essere
somministrata della morfina in caso di dolore molto
intenso. In passato la morfina veniva somministrata con una dolorosa puntura
intramuscolare, pertanto i bambini tendevano a dire di non avere dolore pur di
evitarsi la puntura.
Oggi tutti i pazienti ricevono morfina in maniera innocua
attraverso l’accesso venoso. Oggi i pazienti e i loro genitori hanno spesso a
disposizione una magnifica tecnica di controllo del dolore. SI chiama analgesia controllata dal paziente o PCA. Ovviamente saranno
i genitori a controllare l’analgesia se il bambino fosse troppo
piccolo per gestirlo autonomamente. La PCA è un apparecchio collegato alla
flebo che contiene il farmaco antidolorifico, generalmente morfina. Questo
apparecchio rilascia una quantità predefinita di farmaco costantemente nel
circolo sanguigno, determinando un livello ematico costante di farmaco. Questo
si è dimostrato essere molto più efficace rispetto alla somministrazione di
farmaco ad orari. Inoltre, il paziente (o il genitore), in caso di dolore, può
premere il bottone e determinare il rilascio di una quantità prestabilita addizionale
(bolo) di farmaco attraverso la via venosa. Il dosaggio e l’intervallo
minimo di somministrazione tra una dose e l’altra sono accuratamente
prestabiliti specificamente per quel paziente, quindi non c’è pericolo di
somministrare troppo farmaco, anche per errore.
L’ospedale ha un team di
professionisti dedicato specificamente al controllo del dolore. Il team si accerterà
giornalmente che il controllo del dolore di vostro figlio sia adeguato e che il
bambino sia sufficientemente a suo agio. Con il passare dei giorni, i farmaci
verranno progressivamente ridotti e si passerà dalla via di somministrazione
endovenosa a quella orale, in previsione della dimissione a casa.
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