domenica 19 maggio 2019

"Dottore, non parli il medichese!"

Il medichese è lo strano linguaggio tecnico che molti nel campo sanitario utilizzano, generalmente rivolgendosi ai Genitori o al paziente stesso. Eccone un esempio:

“Cara Signora D., sua figlia Giorgia ha una porpora trombocitopenica idiopatica. Non ha risposto agli steroidi, quindi necessita di una splenectomia. Prima della splenectomia la sottoporremo alla vaccinazione contro i batteri capsulati. Eseguiremo la splenectomia con tecnica laparoscopica”.

Vi sentite più informati? Considerate invece la seguente spiegazione:

“Cara Signora D., sua figlia Giorgia ha tutti questi puntini rossi sulla pelle per cui l’avete portata al pronto soccorso e abbiamo riscontrato qualche sanguinamento negli organi interni. La causa di questa condizione è probabilmente una iniziale infezione virale che ha determinato un malfunzionamento delle piastrine. Le piastrine sono elementi normali del sangue (come i globuli rossi) e aiutano a contrastare i sanguinamenti. Quando sono malate o si riducono di numero in circolo, compaiono tutti questi puntini rossi sulla pelle che vengono chiamati petecchie. Non sono altro che tanti piccoli sanguinamenti. La stessa cosa si verifica anche negli organi interni. La milza è l’organo del nostro corpo deputato ad eliminare le cellule del sangue vecchie o malate. La milza di Giorgia sta facendo un iper-lavoro perché le sue piastrine sono anomale e quindi il numero delle piastrine nel sangue e molto basso. È un circolo vizioso. La milza distrugge le piastrine e il loro numero nel sangue non è sufficiente per svolgere la loro funzione. Il risultato sono i sanguinamenti nella pelle e negli organi interni. Questa condizione si chiama porpora trombocitopenica idiopatica. Idiopatica significa che la causa è sconosciuta. Trombocitopenica significa che il numero di piastrine è molto basso. E porpora significa il sanguinamento che si manifesta sulla pelle. Questo problema si cura usualmente con delle medicine chiamate steroidi o genericamente cortisone. Sfortunatamente, nel caso di Giorgia, non hanno funzionato più di tanto. In questi casi, per evitare gravi e pericolosi sanguinamenti, raccomandiamo di rimuovere la milza. Le piastrine potranno così risalire di numero e riprendere la loro normale funzione. Siccome la milza è un organo importante nella difesa da alcuni tipi di infezione, dobbiamo sottoporre Giorgia ad una specifica vaccinazione per prevenire queste infezioni. Faremo questa vaccinazione prima di togliere la milza. Faremo poi l’operazione attraverso 3 o 4 piccole incisioni chiamate laparoscopia invece di fare un grosso taglio sulla pancia che darebbe più dolore e impiegherebbe di più a guarire”.

Quest’ultima è sicuramente una spiegazione più lunga e richiede probabilmente un colloquio di 5-10 minuti rispetto ai 30 secondi della prima spiegazione, ma converrete che è molto più facile da comprendere per chi non si occupa tutti i giorni di medicina.

Avete diritto di essere informati con una spiegazione che sia comprensibile di tutto ciò che accadrà a vostro figlio. Medicine, esami e così via. Se il chirurgo inizia parlare in medichese o utilizza termini che non capite o nomina parti che corpo a voi sconosciute fermatelo e ditegli che non avete capito di che cosa sta parlando. Chiedete finché quanto viene detto non vi risulta chiaro. Se rimanete in silenzio, il medico potrebbe intendere che avete capito quanto vi sta dicendo. Potrebbe essere così immerso nel suo medichese che semplicemente potrebbe non accorgersi che sta parlando il linguaggio di un altro pianeta, a cui voi non siete abituati. Diteglielo! Una precauzione: in genere, quanto meno il medico è competente in ciò di cui vi sta parlando e tanto più utilizzerà il medichese. Se vi trovate in un ospedale con giovani specializzandi o studenti di medicina, non chiedete a loro troppe spiegazioni su quanto vi sta capitando perché involontariamente tenderanno a fuorviarvi se non conoscono la risposta alla vostra domanda. Scrivetevi la domanda e aspettate uno specializzando più anziano, il chirurgo di guardia o direttamente il vostro chirurgo di riferimento. Cercate di non fare a più persone la stessa domanda. Le possibili differenti risposte che riceverete (in base all’esperienza della persona che si trova a rispondere) potrebbero essere difficili da mettere insieme e di conseguenza potrebbero ingenerare in voi confusione. Prendete piuttosto un foglio di carta e scrivetevi le domande nel momento in cui vi vengono in mente e aspettate che il chirurgo di guardia o il vostro chirurgo di riferimento vengano a visitare vostro figlio. Il chirurgo apprezzerà il fatto che abbiate ragionato e razionalizzato la lista delle cose da chiedere e questo lo spingerà a dare risposte semplici e dirette. E non dimenticate di scrivervi le risposte! Questi suggerimenti sono validi sia per quando vi troverete in ospedale, ma si applicano analogamente anche quando incontrerete il vostro chirurgo in ambulatorio o in studio. 

Risultati immagini per doctor language jargonRisultati immagini per doctor language jargon

Nessun commento:

Posta un commento

Dolore Addominale nei Bambini

Il dolore addominale è uno dei problemi medici più comuni nei bambini. Rappresenta fino al 4% di tutte le visite mediche pediatriche e fino ...